I titoli che leggo sui magazine di moda alcune volte mi fanno rabbrividire…..
Qualche giorno fa ero in treno e stavo andando a Milano. Aprendo Velvet, una famosa rivista di moda Italiana, mi trovo due belle pagine ricche di pellicce con un titolo di questo genere:
LA PELLICCIA ECCENTRICA , SPETTACOLARE, ESPLOSIVA INCARNAZIONE DEGLI ECCESSI PIU’ VISTOSI PERFETTA PER OSARE SENZA MEZZE MISURE ! ECCESSI, OSARE, INCARNAZIONE …. sono tutti aggettivi troppo violenti che a parer mio trasmetto un messaggio NEGATIVO.
Penso che di pellicceria dovrebbero scrivere solo le persone che la conoscono.
LE DONNE CHE INDOSSANO LA PELLICCIA NON HANNO SICURAMENTE QUESTA CONCEZIONE RETROGRADA CHE RISALE ALLA NOTTE DEI TEMPI. LA PELLICCIA E’ CALORE, MORBIDEZZA, SENSUALITA’, LEGGEREZZA, PROTEZIONE… E per voi che significato ha la pelliccia?
Ma ciò che mi lascia perplessa non sono i titoli o gli aggettivi che vengono usati ma il fatto che la maggior parte dei giornalisti non approfondiscono l’argomento. Questa è la descrizione di un capo su un fashion magazine in Italia: CAPO IN PELLICCIA o GIACCA IN PELLICCIA. Non ch’io voglia parlare male di Velvet, anche perchè l’articolo in questione era soltanto un riassunto sulle tendenze, però, io, al posto loro, due righe esplicative le avrei anche scritte.
Negli ultimi anni nel mondo della pellicceria è successo di tutto, Per intenderci: utilizzo di peli diversi, lunghezze, tagli, lavorazioni; ma mai nessun magazine di moda, compresi i più famosi, ne hanno fatto parola: Perché?. Penso sia sbagliato perché la gente vorrebbe sapere di cosa sono fatte e vorrebbe saperle riconoscere. Spesso nei negozi sento persone chiedere ai commessi, Scusi? Mi saprebbe dire che pelo è questo?
Magari si tratta di un banalissimo collo di volpe ma purtroppo la mancanza di informazione su questo argomento specifico impedisce loro anche di riconoscere le pelli più conosciute. La cosa comica è che questo succede in Italia proprio dove siamo famosi per la lavorazione delle pelli e pellicceria…. Perché non valorizziamo più quello che facciamo? miao miao, LF